Di Venezia 37 nerfegli auvrinciti con vn’ eterna fef-uitù. X. Non ponno non più i Nobili a-vere Feudi, ne iìgnorie nello ftato di Terra ferma. Per impedire che gli vni non fiano foppofti, e non dipen-dino dagli altri, il che rovinarebbe l’ugualità fra eiILOltre che ne fuccede-rebbe ancora del difordine per la geloiìa, chegli Nobili vecchi che farebbero poueri, auvebbero contro i nuoui, quali fendo la maggior parte richi, compirebbero tutte le terre» Non era fino loro permeilo altre fiate d’avervi luoghi di diporto, il che fi e di poi rrafeurato. Di maniera che tr- • vi e bene gran difieren za fra Vene- tu. zia, e Genova dove i particulari lo- nnfiu no ricchi» e la communità poueraj er»t Ire- I11 vece che à Venezia eglino fono'wi» poveri in comparazione del publico mtme^ che ha la proprietà di tutti li fondi, Horai. come nella República Romana. XI. Non ponno i Nobili maritar- li colle ftraniere, ne maritare le loro figlie ad alcun gentilvomo foggetto ad. va’ altro Prcncipe: per cornava-