Di Venezia. éj conferiva con eilì, non ifcuoprì mài cofa alcuna di quella negoziazione importante , ch’era durata molti meli, c ne ebbe il primo avifo dal Doge Agoftino Barbarigo, Louigi Sforza Cucciar'. Duca di Milano non Teppe la lega d,a‘l-offenlìva contro etTo fatta dal Rè Luigi XII. ed il Senato , che molti meli doppo la conclufione , quantunque folte il più Tcaltto ed il Prencipe il più penetrante del fuo tempo. Rivenne qualche tempo avanti à Venezia il loro Generale Franceico a Carmigno- Vedirj/ì lo, ibnt’aver non piùjpotutoprefenti*'e note re coTa veruna della riiolutione preia dal Senato otto meli avanti di perder- lo al Tuo ritorno , quantunque ciò folle noto à quanti parenti, ed amici, che aveva nella Nobiltà. Di maniera che il lilenzio non è in minor venerazione àVenezia, che appo'i Per-fianijchenc facevanovna Divinità. Aurebbero frà tanto i Veneziani potuto ridurre il Senato loro ad vn nume-eo minore di perfone, c fino con tanto maggior facilità, che rinvoccan-¿ofi ogni anno il Prtgadi, ogni N95