Di Venezia irj plire al difetto , ò co nuovi dazi, ò con vna talla ítraordinaria delli Nobili, degli Ecclcfiaftici, delli Cittadini, e delle Arti, come altresì col vendere: la Nobiltà a’ Popolari; La velie di Procuratore , la ftuola d’o-ro, e le caliche cofpicuc a’ i Nobili ambùiofi, il che durante la Guerra di Cambrai fece vna fiata entrare nello Sparagno lafommadi 500000 Moctn. ducati in otto mefì di tempo. Il Se- Canato vende parimente la Cictadinan-mer' ^ 6 za agli ftranieri, i titoli diMarchefe, e Conte alli Nobili di Terra ferma, la libertà à Prigione«, la grazia á rei, c la licenza del ritorno a’ Banditi. Oltre ciò piglia ancora del danaro à due, ò tre per cento iù i Monti di pietà, come fece fovra quello di Trevifo nell’ anno 1669 , c coftrigne i ricchi d’impreftargliene, mà principalmente gli Ebrei che fono delle ipogne, che preme quando vuole, minacciandoli di fcacciarli alla minima reiìftenza, ch’eglino fanno. Durante la Guerra di Candia quegli di Venezia folamence fona--