Di Venezia 109 altrdì eflo, che guarda il palazzo di S. Marco durante l’interregno cogl’ Arfenalotti, e che porca lo ilcndardo rollo avant’il Prencipeil giorno dell entrata, in virtù diche hà lafpoglia del mantello dol Doge, e di due bacini, che gli anno fervito per gettare il danaro al popolo. L’Aifenale fi tutta la difefa dello flato, e fé gli 5pagnuoli follerò riui-citi nel diicgno, che aucvano d’ab^ brucciarlo, tutto era perduto fenfa rimedio, pofciache per le. due l'ale d armi del Palazo San Marco, non fono grati cofa, non eflèndovi che per armare vna parte de’Nobili, in calo qualche lòllevazione popolare nel mente della tenuta del Gran Confe-glio. Con anche diedi che il Turco non vorrebbe pigliar Venezia, che per avere il fuo Arfenale ch’c-^ gli ftima più. che la Città,, che rende -olto rebbe loro volontieri focto condizione d’vn Tribuno come riferifee va’ Autor Inglefe d’aver’ vdito dire ad vno de Miniilri principali della Porta. (Rutilo arfenale colla per manie-