AL LETTORE. qual talento lo voglino , mi fembrano cofe , che meritino bene d'e fiere feriti e_», fiando che fervono alla cognizione perfetta di cjuefto governo. Per la fieffa ragione mi fori ingegnato di pignfiere al vivo il Confeglio de' Dieci, filmando che I que fio ritratto farebbe tanto più grato, quanto fi vedono in compendio le majfi-me più delicate della República, ed i Mijì'eri piìt reconditi della fuá domina-Zione-j. E non temo , che alcuno m'ac-cafiJtodio, ò livore contro i 'UeneZia* ni (quali non ho motivo alcuno d’odia-re_» ) poiché non ho addotto niente , ch*-> con buone Memorie, e che ho per Mallevadori i loro Storici propri,molti Am-bafiiatori, e la fede publica, che mette lamia à ricovro. *])'altrove comeqite~ fii Reptiblichtfii, cost come il rimanente degli uomini, fino fiamifehiati di bene , e male , non ho fopprejfo punto , ned efiemate le ¿ero lodi , e la gloria de loro belli fatti , quando mi fono fiate~> rapprefentate dal filo del mio difetrfi. Non ne bifogna di pik per mia difefa. Pajfo dunque alle ultime confideraXioni per fiiiire quefio prologo»