Di Venezia loj sforzo d’vna rivolta, ò d’vna fcdizio-^*«* nc, da’iempo d’afpcttare il foccorfo tfo •,n . delle Citc.Yvicine, che non manca , mài, e tiene il popolo delle Città nel cedenti mote,- tur fi Le Cernide, cioè fcielte è divifa in ilu“i fil~ .....compagnie, monta a 14, b 15000. vomini, màche non vaglio-no molto. Per quello landre la Re- auxìho publica non fé 114 ferve alla guerral/'^"*'* che come i Lacedemoni degl’ Itola- Tac’ ni eh’erano i loro fchiavi per cnfto-aiin‘4 dire le bagaglie, e far moftra all’ b N( inimico in luogo de morti, b più torto h?filln; che per combattere, che è non è invUecn-modo alcuno Taire loro. ,Ilr aii L’Infanteria, che chiamano Capei-letti, è b-nc d’vn’altra coniiicrazio- ^ nc. Il Senato confida loro la guar- bet firn-dia delle fue piazze megliorc di tet-t,lm de-ra, avendola iempre conolciuta aft'ez- morlu°-' zionatiilìma al luo fervizio ed ini- ¡0,al \ niiciflima al Turco. Fra’tanto-nonjiitmrìit. lafcia di spararla in diverfi prefidi), Athe—> tanto più che farebbe formidabile, fe n‘CUSi folle tutta vnita. Vene Ì0110 Tempre due compagnie à Venezia per la, E 4