Dì Venezia % to la foggia Francele alle Dame Vene-* *r* r«2-ziane,che per levare con vn nuovo lu- ce’Jtemn Ho vna diftinzione,cb’eflc affettavano^??^ ne’ loro aggiucamenci aggiuftandofi le Gentildóne vfeite dalle cafe antiche iljEgrh od capo alla Guelfa, e l’altre alla Gibel- *vUere. incorbidava il ripoco de’ Nobili, c Hift. 4» l’armonia del governo» Pofciache non vi è cofapiù periglioia in ogni force di Republica, che la mala intelligenza,. che iì metee tra quegli, che ne anno l’amminiftcazione, dcii-raudo Tempre la parte offefa la mu-iasione, e la nuovità. Ed è coòì> che avendo vn certo Eracleodoro in Eubea pigliato in odio i Tuoi Col-loghi, vi (labili, vna nuova fcrmadi polizia, colla, quale l'autorità, ch’era plutaicci nelle mani de’ Nobili fù craferica al Popolo: come al contrario il Doge Piecro Gradenigo di Venezia la trasferì dal Popolo alli Nobili per venr dicarci del primo che fi era oppoitq alla fita elezione al Dogato.