Di Venezia 69 nanza, e ricevuto per vn decreto del Senato, come il Senatus Conful-tum di Roma. Mà fe alcuno di quelli pareri non hà ottenuto il numero l'ufficiente delle voci, fi rigetta quel- lo , che ne avuto meno’, e fi ricomincia la ballotazionc per gli altri, rigettande lempre il più fievole per fare die vno parti- Altrimente è d’uopo proporre altri pareri , come al-trefi quando nella prima ballotazio-le non lìncere anno più della metà delle voci, 'che c vn feguo, che non fi gradifee alcuno de’ pareri proporti. Mà quantunque tutti li Nobili^che entrano , nel Senato, vi portino parlare pet rifiutare,.ò per confirmare quelli pareri, niente di meno ne me.~ no vno d’erti, eccettuati il Doge, i Confìglieri d’alto , e de’ i favi/grandi non potrebbe proporvi il fuo per erter ballotato à fuo nome. Mà fe alcuno di quelli Confeglieri, ó de favi/ vuol dichiararfene l’autore come giudicando il parere utile al Publi. co, Ho fà ballotare. Il che hà ordi_ Rato il Senato prudcntilfitnamcnce