Di Venezia 169 Ji Prencipi per coniervarc la iùa c la loro compiacenza fi (tende cotanto, che non fi curano d* mancare ne’ bifogni alli loro amici prcncipa-li, fé il fervizio, che fi alpetta da eflì può dare la minima ombra alla Porta. E per queito riguardo io!o non vollero concedere al Papa la. Città di Vicenza per tenervi l'vlti-mo conciglio. E per queito che gl' Italiani li chiamano femiturchi, e che gli Spagnuoli nomano Venezia Ì^Amance{>.ida del Turco cioè la Concubina del Turco; perch’ dia ne tolera tutto. Mà egli e vero d’altro ve eh’ eglino anno motivo di temerlo addio, che anno lafciato creicele la fua potenza ad vn grado, eh’ eglino non fono quaiì più in i ftato di poterli refiftere coll; loro forze fole, li che potevano fare nel principio, almeno con altretanó di facilità, che i quattro primi Palco-Ioghi, che poterono bene conferva-re Coitaminopoli vn fecolo intero, frà le due Città Capitali deli’ Ottomani Bcifa> cd Andiinopoli che lo. Voi. 1. H.