Dx Venezia i8j Per quello (oggetto cuct¿ le Ifole mandarono i deputati loro ad Eraclea a per procedervi all’ elezzione a d’vn Principe, c fò Lucio Anafetto, ^*in che la riporrò, ed à chi il Popolo cili ¿olte lafciò tutta la potenza fourana , di tenemmo che non vogliono nientedimeno ittro Veneziani convenire, dicendo che D,tl* doppo la fondazione della loro República, anno Tempre confecvaco la loro libertà, e non anno mai conof-ciuto alte’ autorità, che quella delle legg'. Bodino, Gianotti, Giovanni, Botero, ed alcuni altri fcrittori famoiì, anno parlato della fouranicà de’ palfaci duchi di Venezia come vna cofa che noa puoi’ cfler polla in dubbio. Il letcore ne giudicherà dalle ragioni, fieguenti, che ho eitrac-tc da’il loco propri annali. a Duci* l’Inveilitiua a che tutti li Prelati, jujfnne ed vtììciali eletti del Popolo, erano tie filones tenuti à dimandate al Üoge per cn-ccar’ in poireflìone, e per quanto mi raru™ r L r j lu • c a Clero iembra, vn legno dell aucouta Sou- & rana, eh egli aveva in que tempi. dibt»nt Olere ciò, apparteneva ad elfo dHmhoure, ----- “ ---------- — & ekfe-