REGOLAMENTO GENERALE. Durata, contenuto, intenti. 1. - La città di Venezia bandisce per 1’ anno 1930 la sua diciaset« tesima Esposizione internazionale d’arte, la quale si aprirà nel mese d’ aprile e si chiuderà alla fine dell’ ottobre successivo. 2. - L’Esposizione di Venezia vuol essere un’eletta raccolta di opere originali, accetta ogni aspirazione ed ogni tecnica, ma si propone di respingere tutte le forme della volgarità. 3. Essa conterrà pitture, sculture, disegni e stampe. Ai fini del« 1’ arredamento trarrà concorso dall’ architettura e si gioverà del contri« buto delle arti minori. Ordinamento interno. 4. ~ L’ Esposizione è promossa dal Comune e presieduta dal Po« destà di Venezia. 5. ~ La direzione artistica è affidata al Segretario generale e l’am« ministrazione al Direttore amministrativo. 6. - Per quanto riguarda l’indirizzo generale dell’Esposizione, e in casi di particolare importanza, il Podestà, Presidente dell’ Esposizione, può richiedere l’avviso del Segretario Nazionale dei Sindacati Belle Arti e del Consulente artistico del Comune di Venezia. 7. ~ Per l’organizzazione di qualche singola Mostra il Podestà può nominare, su proposta del Segretario generale, speciali Commissari. Ammissione delle opere. 8. Le opere vengono ammesse all’ Esposizione t a) per invito della Presidenza j b) per scelta della Giuria. 9. " Le opere già esposte in Italia non sono ammesse, salvo in casi speciali ; nè possono essere esposte quelle che vengano meno a fondamentali criteri di dignità e convenienza. Inviti. 10. ^ L’invito della Presidenza si rivolge direttamente all’artista, o particolarmente alle opere. 11. - L’invito all’artista dà facoltà d’inviare liberamente due opere. 12. - L* invito all’ opera viene determinato nel numero e nella scelta dal Segretario generale d’accordo con 1* artista. 13. - L’invito non può essere in nessun caso diretto a chi non abbia esposto alla Biennale almeno una volta. Giurìa. 14. - Alla scelta della Giurìa sono sottoposti tutti gli artisti non invitati e possono essere presentate al massimo due opere.