SALE 16.17.18. meglio ti produce ovunque in questo campo, allo scopo d’affermare, di fronte agli orafi stranieri, il nostro rinascente diritto di farci cono* scere non solo attraverso 11 retaggio del passato. È tuttavia da sperare che le stesse disuguaglianze d’ un primo esperimento del genere giovino al risalto di quanti, sia del nostri che degli stranieri, hanno mostrato fede nella presente Iniziativa i mentre 1* indubbio fervore che s’è Intanto destato fra gli orafi, specialmente fra 1 giovani elementi nei quali an* zitutto bisogna confidare, appare già risultato positivo di questa prova. Com’ è evidente, essa tende a comprendere i principali generi della multiforme arte dell'orafo, con particolare intenzione di definire, dal lato tecnico e stilistico, quegli atteggiamenti che meglio possono corri* *pondere alle attuali caratteristiche dell'arte decorativa» di cui l’orefi* ceda, per la sua stessa natura, cioè per la singolare varietà di mezzi di cui si serve, è, come si sa, uno dei più vivaci e diretti esponenti. Risultano cosi chiari, da una parte, taluni atteggiamenti, per cosi dire, tradizionali, dove la nitidezza della materia e della tecnica tende piuttosto ad indugiare sopra stilizzazioni d’elementi naturalistici, di natura prevalentemente plastica e pittorica, di cui appare fra noi mi* rabile esempio Alfredo Ravasco; dall'altra, saggi svariati di composi* zlone, particolarmente diretti ad esaltare la materia solo con elementi geometrici, lineari, a base di puri accordi di toni e di volumi, dove più decisamente balzano le rinnovate intenzioni tecniche ed estetiche del gusto contemporaneo. Tra gli uni e gli altri, non mancano ricerche ed atteggiamenti del tutto personali, da cui è più facile comprendere trattarsi