( a )pao.%z. ¡t,t. ¡{bit. jintiq. latinos ex bi-blioth.Fran. Pitbai. Paris, tip. Am-brof. Dro-vart, 1599. in 4- II PREFAZIONE. potenti , e agguerrite , tanto anche le più favie, e le più addottrinate di ogni altra dell’ antichità . Tra i Greci certamente non fiorì iftorico alcuno di vaglia , che cinque iccoli almeno dopo la guerra Trojana . Euièbio col parer di Affricano , afferifee nel libro X. della, Preparazione Evangelica, che,, nulla v’ha di certo nella iloria greca avanti la inlri' ,, tuzione delle Olimpiadi,, le quali furono polte in ufo tra’ Greci quattrocento e più anni dopo la rovina di Troja . Gli fiorici, che videro avanti Erodoto , non ebbero molto grido, e però d’effi , non che gli fcritti, appena ce n’è rimalla memoria . Erodoto, che da Cicerone nel I. delle Leggi , comunemente vien detto , e llimato padre della Jloria , è ’l più vecchio di quanti in oggi ne abbiamo ; e pure il fiorire di lui non fu , che nella Olimpiade LXXXIV. Sicché tra* Greci s’ introduce aliai tardi quell' ufo , che da principio dovette eflère coltivato da pochi, e affai rozzamente . Nè molto diveriàmente procede ciò fra i Romani . Mario Vittorino nella ipofizione del I. libro della Rettorica di Cicerone (a ) ierive, che tra eflì,, primieramente furono gli annali ,, dipoi fi fono fatte le fiorie . „ Per quelli annali, che furono la prima età, e dirò così , l’infanzia della iloria , non fi dee intendere quella maniera di feri vere , come usò Tacito i fuoi annali ; ma quella , con cui i Pontefici majfimi di Roma gentile regiilravano in tavole, d’anno in anno , gli avvenimenti , e però vengono detti anche libri Pontificali , e dall’ eifere cfpolli al popolo in pubblico luogo, Servio nel libro I. dell’ Eneide li chiama indigit amento, . Sopra elfi ne ha lafciato Tullio un bel palfo nel II. libro del Dialogo dell’ Oratore , il quale iti-mo bene di riferir per dillefo in noilra lingua, fervendo elfo di prova a quanto farò dipoi per foggiugnere . „ Acciocché „ tu non condanni, dice Cicerone , i nollri Romani , anche i ,, Greci da principio fcriifero in quel modo, che il noftro Cato- ,, ne , Fabio Pittore, e Pifone. Imperocché altro non era la Ilo- ,, ria, iènon teiTimcnto diannali : e per quello, eancheper con- ,, iervare la memoria delle cofc pubbliche, dal cominciamen- „ to di Roma fino a i tempi di P. Mucio 5 il Pontefice majfimo ,, fu iolico fcrivere i fucceili di ciafcun anno , e rcgiitrarli „ in una larga tavola, eiponendola in qualche luogo eminen- „ te della fua cafa alla villa del popolo, acciocché ognuno „ avelie modo di poterla vedere : e sì fatte tavole fono anche „ pre- „