Di Vf.tfE.3jA • ■zia in tempo di guerra , eglino condannano in fine, quanto anno approvato fui principio ,• e giudicano delle azioni de’ Generali 1oì.o fola-mente dal fucceftó, che è molto fo-vente , un reftimonio falfo conno la ragione e non da quanto anno dovuto fare , il che è però quanto lì deve conlìderare negli affari di guerra. Eglino anno altresi quefta fievolezza che per buono che ila il partito pigliato da Capitani loro in un’ incontro faftidiofo ; ò per auuan-!tagiofo che ila l’aggiuftamento fatto da’que’ Gentiluomini coll’inimico» trovano fempre, che il fucceflo c il t -peggio, t Con. doppo auei ricevuto con applaufo il trattato della pace maenit di Candia fa to dal Moioiìni, cd > timori-. vrrlo ratificato con dìtisortraiioni d’una fodisfizzione icnor di natia , 41,^^ mutarono tutto doppo alcun! meli, e di Liberatore «iella Patria, che lo narat, chiamavano prima, ne fecero un reo aRn-di Lela Maeftà. In ftne il Senato di Venezia è molto ioggetto a ficguSre nelle congiunture Iptnoic la Itrada l i ’ . ..