Di Venezia 7 Andrea Giittí, che gii lucceffe. Quefta moltitudine di Procuratoti fi ridufee in fine colla motte di molti , arrivata l’anno ijj6 al numero di nove, che il Confcgiio dichiarò effe-re tutti Procuratoli Ordinari, quantunque di quelli nove, ve ne fofferO fei di ftraordinari. Mà l’anno 1570. avendo la República la Guerra col Turco, fu coftretra di vendere anco Federico ra quefta dignità à fei Gentiluomini. Cottarin Il che hà continuato di fare in ogni 0'«'”’° bifogno delio Stato, e particolarmen-te in tempo dell’ ultima Guerra io pr3ncc[_ ftenuta lo Ipazio di zj anni nel Re- co Pnul gno di Candis. Impercioche non fi k-J fono mai vifti à Venezia tanti Procu-T,!ePo!l ,, T e< A]«-ratori > come ve ne erano allora. In fl-4n{}ro tempo del allèdio della metropolita- u,m. na, fé rie lono vifti fino à quaranta, de’ quali alcuni, ch’erano Nobili nuovi , anno comprato la vcftc fino con 70000 ducati, in vece che i vecchi non nc anno pagato che 50000 al-più ; Avendo la República quefta maifima di favorire Tempre la Nobiltà vecchia, e di Cucciare la niiova, che A 4