Di Venezia vi pcrDìojepcr i fuoi foggettì» il cu* xipofo viene intorbidato dall’ Ertfia. Del rcfto fé la Signoria iì mifchia degli affari della Religione, imita Dthi ì» in dò Coftantino, Tcodofio, Callo Magno, che l’ànno fatto, ed i ne^m quali, ben lungi di paliàre per vfur-pottfa.t parai della potenza Ecckiìaflicatniì nt» fono itati lodati, e ringraziati da’ Papifi-àm *à eVefcoui. avendo i primi efottati» Tr,i*‘ r,~ fovente i Rè à pigliare quefta cura, ”4*. 9 ed avendono fino liprefi alani, che xime si fe ne (caricavano Itigli Ecclcfiaitici, -■ ctftfit. come voiebbe la Corte di Rom a, frtfidìum che fscederò oggidì li Prencipù E f* tol~ fe gli Ecclcitaftici fono fòli li Giudici nelle caufe d'Ereiìa, è vna con- irop.Lca ccflìone de’ Prencipi, quali per quello non fi fono (pogliati del loro diritto, che è inaglienabile j ne d’vn potete legitimo, di cui fono vgualmente tenuti à dir Conto à Dio, fu che lo efercitano eflì ftefli, ò per altri, e pei coniequenza devono vegghiate fugli andamenti di quegli» a’ quali inno confidato quella patte del potere loro potendoli privarne, fc non le nc iet>