Di Venezia iyj all’ afledio di Cremona , dove dicevano auer ben voluto lafciarfi battere. Mà era una cometa di Tedetco, che gii facevano, perche non lo volevano più tenere , e non ofavano congedai lo, di paura che non andai-le al fetviziode’ loro nemici. Mac-chiavelli ne parla così nel cap. li. del fuo Libro del Preticipe. Veduto- lo vìrtuofijfmo , battuto che heUbero fotte il[ito Governo il Duca dì .Milano e cognofcsndo dall' ahra parte come egli era freddo nella Guerra, giudiior-no non potere più vincere con lui, perche non voleva’, ne poteano licenziar- lo per non perd re ciò, che avevano acquifiato. Onde che furono necejjì-tatì per affi.ura^ß d'ammazzarlo. Doppo che gli fecero Efeguie onorevoli nella Chiefa Grande de’ Fran-ceicani Lafe Vecchie. Sono le cafe antiche di Venezia, che per quanto dicefi, fono Hate floride, fino avanti la fua fondazione, e gli anno d.uo i fuoi Magiftrati primieri. Quefte famiglie tono i Bidoait, Bragadini*