it La Storia *Del Governo rnoftme d’accorgerfene; e non fi io.no efcluiì i figli, li Fratelli, ed i Nepo-ti de Dogi dal Confeglio di Dieci che per dare vna maggior libertà di portate le doglianze, e le accufc contr’ eifi. Quand vn Gentiluomo è foipetto e che non anno pruove per co nd inaiai lo nelle forme ordinarie, il Cri-, me di leía roaeftà iuppiifee á tutto, di f Miuefia. ec] impone f¡icnzío/V p renci, ed agli ns c,‘m“j- amia de' condannati ( fendo che è na jUK/fte- f ^, i- ÌAKittr, tempre il cri sì e di qudti, ne quali Hi,? chi a. non ne trovano Jtro g). Spedirono et n.-ctjji- jj Scuator" Antonio Fofcarini * in ra'filen- Vlj mtzo giorno, e fi intefe più ' ’5 creilo la fun morte eli.* ia Ina c^r-tateis fin cerazioue. Eitmpio memorabile della &¡iUre gek'iii delle Rtpubiichcj dove 1 gran & ■vihcìi reputazione è pericoioia. impercio-cnmen chiconfiileva in quello tutto il Tuo Crìmine* ‘khtto, benche fjlFc acculato di tra-•uacurent* dimento. Il che fù riconofciuto filio • * vedi ¡iti dòppo la Tua morte. Eglino fi feivono Io note parimente qualche fiata de’domeltici vcdlnfi per isbrigarfi de’ loro Padroni, e poi le note pct conkrvar' il fegreto, f. nno io- vente