137 La Storia Del Governo non avendo alcun fondamento, che urvanimoiità radicata de' Veneziani centro i Greci, co’ quali anno i-vuto fpefe fiate la guerra. Ed è una grand’ iugiuria di dire ad un Nobile Greco, che lignifica appo d’efli Traditore, eLadio. Quinci è che un Gentiluomo della Cafa Dandola li tenne molto offeio d’una falu-re portatagli dal Filofofo Contarmi con vino di Candia con tai parole, Signor Dandolo brindefe in Crete; avendo quel Nobile pigliata la falute per un rimproccio del Pacfe della fua ftafeita. Ove dirò che i Nobili Veneti nonponno tolerarc la burla, e che la memoria non fi Icaacella mai dagli animi loro, ioura tutto, quando è Ragionata dalla verità. A mio tempo vedendoli due Senatoii Ululiti un paro di guanti muovi, u* no dille tali’ altro, Caro Signore, / vojìriguanti amo le dita ben corte^ed ì miei l’anno ben lunghe. A che avendo l’altro rifpolto, Mifìd bene cosi perche non ho lugne le nghe\ come l* ( parola , che lo tacciava di di