207 La Storia Del Governo Padu di chiudere il Libro d; S. Marco, e le loro fcuole, e di licornar-fene d’ond’ erano verniti. Tutta la faenza de’Vencziani con* iìfte à conofcere l’interiore. Eglino maneggiano alcun’altro libro,che’non la ftoiia, ed i coftumi lovo ; e fe fi cccettuanojvna centena di Gentiluomini , che iono flati Ambafciatori, ò che anno viaggiato con eilì, fono turi ignoran! idi mi degli affati ftra-nieii. Vedendo vn Senatore fuo fi* gl:o leggere una ftoria di Francia, gliela fuclfe dalle mani dicendogli , biliardo leggi le co/e della tua Repub'ica, e non a'tro. Impaciò ohe iliiTìava tutto il ìimanen" te un niente.. Cre .lono che il governo di Venezia debba lei vice di re* gola, e modello à tutti gli altri, c che non vi fono ch effi di liberi nel 1 mondo b.nche veramente eglinofia-mlio ° nu PlL* co^° ‘'er,za padrone, / che in quum in bbettà. Perciò i Fircncirii li chiama-liberiate, no GroiTolani , fendo naturalmente T?c. tali, almeno la rn ggior parte; e fe ano. i. 110a vanno à ciyìlizzariì altrove, ri- ten-