Di Venezia 29 miPurandofi tutto iulia perdita. E mi fovienedava’ vditadivefovéte da vn° uomo del paefe di gran talento, che il Brigadini aveva aunto à buon mercato d’eiTere (corticato vivo da’Turchi doppo Ja addizione di Rama-gofta, che d’eflerlo dalConfegìio di Dieci, che iicuriffimamente gli ati-rebbe fano il ino pi ocello. Non vi è andamento fi regolato, ne sì giudiciofo, dove quefti Giudici ièveri, e prudenti non trovino almeno qualche fallo d’omiflìone, e quegli, che fi traono dalle loro mani, e che ne fono liberi con qualche riprendo-ne, palfono nel mondo per perfone di probità efemplarc, e di (àviczta incomparabile, canto più, che non fi può dubitare dell’ innocenza di quegli» che non fono partiti rei avanti qutito tenibile Tribunale. Vi fi fono vidi ancora Padri condannare i loro figli à morte, e trà gli altri il Doge Antonio Venieri che fi ikntò à failo riioLvere à mutare la peni di morte.» alla quale aveva dato il ino parete contro ino figlio, in quella di pii-