Di vinszia ih Magiftrato. un Campanile atterrato *14 da un turbine, b la predizzione di qaalche mifero Aftrologo, fono fog- Flà-getti capaci d’efercitare i loro ani- «>. mi fui futuro, mà Wvra tutto in tempo di guerra, che tutto ù. loro paura,
« mette la loro prudenza in diiordi-re , mentre s’aquetano a’ rumori del Popolo d come al giudicio de’ Savi.
Donde viene ancoraché nellasfor-cuna-delle iarmi, in vece d’impedire ^ il corfo del male, ne differifeono il mmer remedio ; cche per non voler’attri- j**"1 buire niente alla fortuna , che e fo-vente ia padrona degli evtnimenti, j ne fono quafi femp'e abbandoaati.
Imperciò che anno la maffima ¿i <jucl Capitano Romano, di tempotizaare fèmpre, e di non appetii à vincere, che doppo il fott 'ordine à no* ellei p gjgfr vinti e, per piacer loro, bifogna 6rc *<* ù&L
10	ftello. Perciò amavano bene più f\
11	Conte di Pettilana, che era lento ^ di natura iùa, e non voleva mai com- freviftun battere ,.che il Signor d’Alviano>che ftnt r>» combatteva fempve, ili mando che
foflè viltà di temporizzare, e gran- ^
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