'■'yf La Storia Del Governo rano che 16 mefi > affinché quegli, che vi fono, non abbino il tempo di poter rendertene padroni. Imper-ciòche la Signoria di Venezia non puoi’appruouarc la maflìma diTibc-rio , che< mutava raramente i Governatori j credendo che divenirtelo me-gliori à mifura, che fi fatollavono * del fangue del Popolo. In effetto a Divi- la minaccia, che fece Lcntulo Gctu« ns{»uè- J,co ^ queft’ Impetadore di far fol-***.!* levare tutta la fua Provincia, fe gli mtttAt. mandava uu fucceilorc, c una buona Tac. piuoua che è pericolofiflìmo di far ana.j. continuar troppo i Governatori, fendo che i Popoli riconofcono in fine 5>er loro ticri padroni quegli, a’ qua-i fono artaefratti d’ubbidire, e che c difficile di ripigliare l’autorità sù quegli, che fi fono tempre lafciat* col commando, La Città di Padoua, e Brefcia fono Tempre governate da' Senatori Vecchi, Verona, e Bergamo da Nobili di 35 à 40 anni, quali anno eferci-tatc molte Magittraturc à Venezia» c le altre da’ giovani Gentiluomini delle