¡}t La Storia Del Governo la, Cum ajjìfientiaì & prejentìa JUu-JlrìJJ. & Excellentìjj. D. D. N. fecondo il convenuto con Giulio III Papa colla República. E fé gl’ Inqui-iitori avellerò facto la minima cofa lenza faputa degli Affilienti, tutto farebbe invalido. Talmente che le un proceílo folle ftato riferito in allèn-za loro, non baftarebbe che leicrit-rure foiFero loro communicatc avanti il giudicio , ne che folfero pre-icnti alla pronuncia della Temenza « non volendo il Senato fidariene alla buona fede degli Ecclelìaftici. Ma biiognarebbe iftrurre di nuovo il pro-cello dal principio fin al fine. A !-trimente non fi potrebbe venir’ all’ cfccuzione. Per ove il Senato evita d’entrare in contcfa colla Corte di Roma, che allega per eiempio quanto fi è fatto una fiata loia. Che fc l’Inquifitore chiedefle agli Affilienti la licenza di fare fenz’ elfi qualche procedura, è loro vietato cf-preffiunente di concedergliela, toccando al Prencipe di darla, e non «à quegli, che lo rapptcì'entano. Ol* ae