Di Venezia jt República, così come i Romani lo *&/***& ni erano del Popolo. nofeend,,, t i- i • > x /v tnttr- La difrerenza che vi è tra eili, e e li Tribuni fi é » che quelli erano le busf»cìS-perfonc del Popolo folam ente; e clic dit. gli Auvogadori fono quelle della Re- *aPj ,z* publica in generale, d’onde fono chi- ' I}' amari Auvog .dori del Comune. c E c Atty;* gl ino riferilcono i Proceffi, dove pi ratorcs^ ace loro. Quegli, che non fono di cfmHn‘s i. • ° il • dtatatgr, grand importanza alla Q^aranzta qu^om. Criminale, e gli altri al Senato, od „¡a yid-al Gran Confeglio fecondo che \xw»iì& cattfa richiede. interccf- La Qnaranzii Criminale nonofa rebbe rifiutar loro il Banco quando yctlr lo chiedono, ttando che le loro caufe, fono privilegiate. Di maniera che fe vn’ Auvogadore vuole riferire, fa in tal giorno celiate tutti gli altri affari. Qualche fiata eglino portano alcuni affari civili al Collegio , come quando fi tratta di feudi, e beni ¿>igno-tiali che fi pretende riunire al Dominio, come fucceile l’anno [670 pet una terra, che i Conti A vogati di Btelcia foilenevano iipnartenei loro C ì