28 La Storia Del Governo evitale il (oipetro d’efler complici. Il timore foipcnde i doveri delia na-b Inttr- fure b, c quanto più le acculò fono ’u’t'Tlu ^ortI’ c’^ ^ pericolo eminente, tanto mar/ compaflione è interdetta. Vi comnnr. lì tengono le lagrime, ed i fofpirij cium vis come le folle vn delitto di piagnere ritto s glisfoitunati.Tutti li Magiftrati impicci 8ar* l‘‘ fuor]> come i Capitani e viti* Proveditori Generali di mare, i l'o-glifceret delti, i Governatori; e tutti gli altri mìfsraiìo Vftìciali fono foppoili cii dar conto tnr T&c ^0t° a!^™niftraZi°ne à quello ' Conieglio, dove riposano liberamente doglianze conci’ effi. E colà dove Je loro azzioai ibao (quittinare, e ventilate, che l’orgogiio loro è vmi-gliato, e che il galligo e inevitabile, «fé anno abufaco dell’ autorità confidata loro dal* Prencìnc. Vi fi vedono trattare i Gsnerali d’armata, come fchuvi.L’eiìglio.la prigione, la degradatone di Nobiltà, c la morte fono" le ricorupcniè loro più ordinane. Iirpciciò che fc anno perfo vn deto di rena per qual relìftenza, che pb-bino f.tco, eglino, fona fempre rti»