jé La Storia Del Governo Portava dì più la feritenz.a. Che il con dannato non potrebbe mai ej]e r liberato per alcuna Jlrada, ne meno fi • no di rivelazione di coje importanti al bene dello fiato , ne fitto prom?JJa di portar l’armi al fervi^io del pubi ¡co, ne colla cattura, od uccifione d'un altro bandito vguale, o fuperi-ere ad effo. Ch'egli non potrebbe non più ottenere alcuna grazia di fofpen-fione, alteratone, modificazione, corn-penj.iz.ione, ed egri ahra diminuzione imagiìiabile del tenore della ¡un fen-ten\a, quando fino i Prencjpi lìrani-trio impiegar ebbero le loro priegh'nre, e le ¡(lanze loro, Che alcuno Gene-rale di Mare, o di Terra in tempo di Guerra, ne un tJtiagi/ìrato , che abbi il potere di liberar’ banditi, e preferirti, non potrebbero applicarlo in favore di quefio Gentiluomo. ChechU unjue farebbe qualche proporzione A fno utile, pagartbbe la fomrna di dxt mila Ducati d'ammenda, che i Con•> figlieri, egli tAnvog*dori farebbero tt/iuti d'efgtrt da’ debitori, per porre le rijìoJJe ¡jsUt caffè del Confesso de’