Di Venezia ufi loro prigioniere di gverra, che per yn’ empieo di loldato aveva detto, che verrebbe ancora il tempo, cht fi laverebbe le munì nel pingue de* Veneziani. Vn altro Prencipeaureb-be fprczzato quelli minaccia, mà eglino per evitare la profezia lo fecero impiccare nella piazza di S. Marco e l’infelice prima d’eflsre fof-focato, ricevg molti colpi di cotei- Annali* lo fotto la pianta de’ piedi, affin che M- s• dj a piazz i folle bagnata del fuo/angue. ^cnfzi* Ciicollanza più crudele mille fiate *,nBQ dello Hello lupplicio. Non iono og- 40}’ gidi più moderati ,màper eliche gli ct’cmpi moderni più odioiì, li laido tutti. Dirò folamrnte per forma d’ avifo diète molco à temere il lìlen-zio loro, quando vengono ctfcii, Itando che fono tanto più irrecon-cigliabili, quanto più la loro colera è celata z., e che non la celano che 2 per ifcaticu'la poi con maggior v'o» obfewht lenza. Per quante iommiilìoni, e ,0 feruizi» che li fanno loto yer addol ■”1™#*' o'-itlij tutto è uano, ftand» che- l'a-lu A^m oioig loto fiauivv) coavcuìUc taiCg*a,