71	La Storia Df.l Governo hxum {'ono alciinj ^ Venezia del parere di ¡bfd** <luc^ Tribuno Romano , che chie-d Quid ^eua i che fcrviva !a libertà , d fe cf«s /*- non era lecito col luilo di rouinarfi ber tate, quando iì voleva bene, Aleni, i No-filyiflH— g>o^ni che anno quaranta , ò xuptrin cinquanta mila ducati di rendita, fi non ìcet crederebbero aliai infelici, fe biib -Val. gn 'lfe loro viuere , come i loro pr1-^iax‘ mi Antenati, il cui dominio tutto e-è ra rinchiufo in una Città fola e do-une»snr-uc nqn aveuano altra rendùa,ned tìs civct altro piacere , che-la pe/ca : Dicen-emmus. j0 a[t,:esj comc quej Senatore, che »nn’j la grandezza de’Cittadini deue cor-riipondcre alla grandezza della Re-publici , e che non vi c niente di troppo nella loro (pela, che quanto fPi quìi eccede la loro entrata./Quanto ponto mjgni |10 fore le Le^gi è d'impedire che il fiCeht-£ male non crcica di più, co! galtigar 'gl'fiere* qurgli , che pigliano troppo libeità, jT«£ulos, o con impieghi onerofi , ò con am-ncque in mende. Del refto le Dame Vefiezia-famd<a nc s’aflxtìgono da molti ornamenti ’»[¡’‘uìd or^narl" ^ fciTo, non portando monili di perle, rofe, b cioci; ne braccialetto