l’occupazione delle località costiere del Basso Isonzo e dell’lstria. 11 4 novembre i comandanti Dentice e Dal Pozzo si imbarcavano a Trieste sulle torpediniere « 40 P. N. » e « 46 P. N. » comandate dal tenente di vascello Procaccini e dal capitano di corvetta Bella, capo della sezione; ed imbarcarono una compagnia di bersaglieri, una ventina di carabinieri, una sezione di marinai mitraglieri. Mezz’ora dopo sbarcavano a Capo d’Istria, in mezzo ad una fantastica accoglienza di popolo che aveva in pochi minuti improvvisato sulla banchina, con festoni e con fiori, innumerevoli archi di trionfo. 11 Sindaco Niccolò Belli ha porto al comandante Dentice il saluto ed il ringraziamento dei capodistriani. La folla, intraveduto fra gli sbarcati un suo concittadino, il tenente motonauta Gessi, che ha combattuto nella Marina italiana fino dal giorno dell’apertura delle ostilità, prima a Monfalcone ed a Grado, poi sul Basso Piave, ha rivolto una grande acclamazione a lui ed alla nostra Armata. Gli equipaggi italiani hanno risposto gridando: ((Viva la patria di Nazario Sauro». Le truppe ed i marinai sbarcati hanno subito preso possesso della città, del porto e dei dintorni. Tra un entusiasmo che non si descrive, il tricolore è stato issato sul Palazzo della Ragione, prospiciente la bellissima piazza veneziana ancora adorna del leone marmoreo. In quella stessa mattina, la torpediniera « 13 O. S. », comandata dal tenente di vascello Vivaldi, partiva da Trieste, filava a Monfalcone e vi sbarcava un plotone di marinai del Reggimento. Anche qui, la scarsissima popolazione rimasta ha fatto ai marinai grandi accoglienze. Intanto attraversavano il paese i batta- - 68 -