P RE F A Z 10 NE. Ili prefèntemente Annali muffimi nominate . Molti hanno fegui- ,, tata quefta maniera di fcrivere, i quali fenz’ altro ornamen- „ to latciarono {blamente il ricordo de’ tempi, delle perfone, ,, de’ luoghi, e delle coiè operate . Quali pertanto furono ap- „ preffo i Greci Ferecide , Elladico, Acttfilao , e parecchj altri, „ tali anche appreffo noi fono flati Catone 3 e Fabio, ePijone, i „ quali ion privi degli ornamenti del dire ( concioilìachè non ha „ molto , che quelli fi fono in Roma introdotti ) e purché fia „ inteiò ciò, che eifi dicono, ilimano eifere unico pregio del „ dire , la brevità . Alquanto più di coftoro ingrandì lo ili- ,> le, e accrebbe nobiltà di parole alla ftoria Antipatro, uomo „ da bene, e amico di Craifo : gli altri non preiero ad ornare j, le cofe, ma femplicemente a narrarle. ,, Quella buona ufan-za degli annali muffimi fu introdotta in Roma poco dopo la fua fondazione, mentre Vopifco nella vita di Tacito lmpe-radore ci atteila j che ,> dopo la morte di Romolo, effen- 3} do ancor nuovo il governo della città , fu predo i Pontefi- ,> ci la facoltà di icriver la iloria : ,, là dove prelfo i Greci ciò fu praticato affai tardi . Que’ primi annali, Ja cui perdita, avvenuta perla maggior parte in quell’incendio, che accadde (a) lan- (a. nodi Roma 3 66. dopo la prefa di effa fatta da i Galli, fu af- VI-fai deplorabile ; quantunque foffero nudi di ogni ornamento oratorio, aveano però il loro pregio : e di eilì laiciò fcritto Cicerone nel I. delle Leggi, che niente poteaci edere di più gu-ftevole : mhil potejì effe jucundius : iè pure ( contra la fede però di tutti i manoferitti ) in luogo di jucundius non va letto jejit-nius , iiccome è paruto a Fulvio Orfini, e a Giano Guglielmi , ovvero nudius, comeftimò Pier Vettori, e come anche pare, che ricerchi il fenfo delle parole, che alle fuddette fuccedono :,, Se difenderai a Fabio 3 o al fempre da te citato Catone , o a 3, Fannio, o a Vewionio 5 comechè di quelli T uno più dell’ al- ,, tro abbia nerbo , e vigore, con tutto ciò qual cofa v’ ha di j, più afeiutto ( quid tam exile ? ) che tutti coftoro ?A quelli „ libri Pontificali vennero dietro Nevio, ed Ennio, i quali fcriflero in verfo eroico gli annali $ poi Fabio Pittore, che fu il primo, che in profi li regiftraffe j e quegli altri, che fono rammemorati dal Voilio nel fuo I. libro degli Storici latini : talché la fto-ria tra i Romani non giunfe alla fua virilità , che verfo i tempi di Celare, e di Salìuftio j cioè a dire , DCC. anni incirca dopo la fondazione di Roma . a 2 Po-