dove vengono ricuperati dai nostri: gli aviatori son fatti prigionieri. 13. — Nella notte sul 13, nostri idrovolanti dell’Alto Adriatico operano sulle retrovie nemiche. L’aviazione avversaria tenta invano di opporvisi ; un apparecchio le è abbattuto dai nostri sul Basso Piave. 16. — Apparecchi italo-britannici bombardano la stazione aereonautica di Durazzo, i piroscafi e i galleggianti nella rada. Altri nostri idrovolanti gettano mezza tonnellata di bombe sulle opere ed il porto di San Giovanni di Medua. — Si perde nel Basso Adriatico il nostro dirigibile « A. I ». 17. — Una squadriglia della Marina lancia manifesti su Zara e sulle isole vicine. Il nostro sommergibile «F. 7 », traversando deliberatamente zone minate, s’è audacemente portato nel Quarnerolo; presso l'isola di Pago silura ed affonda un grosso trasporto militare austro-ungarico. 21-22. — Stormi di idrovolanti italiani, scortati da torpediniere, bombardano nella giornata del 21 e nella notte sul 22, a brevi intervalli, le opere di Pola. Una squadriglia americana incontra sulla costa istriana aereoplani austriaci; li attacca e li costringe a ripiegare su Pola. Un velivolo americano è costretto a scendere in mare; ma il suo pilota distrugge l’apparecchio e si salva, preso a bordo dall'aereoplano d’un compagno. — Squadrighe italiane ripetono il bombardamento di Durazzo e delle opere di Cur-zola; quelle inglesi delle opere di Cattaro: due aerei avversami sono abbattuti. L’aviazione nemica — 207 — X