idrovolanti italiani bombardavano intensamente i convogli nemici in ritirata. 20. — Idrovolanti della, nostra Marina scoprono nel Basso Adriatico un sommergibile avversario e da scarsa quota lo colpiscono in modo da ritenerlo affondato. — Squadriglie speciali d’idrovolanti dell’AI-to Adriatico, per opera particolarmente del tenente di vascello Casagrande, eseguono in questi giorni, nonostante il tempo avverso, continui voli notturni ed atterraggi audacissimi nella laguna oltre le linee austro-ungariche del Piave, fornendo ai nostri Comandi utili notizie sulla dislocazione e sui movimenti del nemico per terra e per mare. 21. — Una squadriglia di torpediniere italiane si presenta alla bocca del particciuolo di San Giovanni di Medua, controbattendo con efficacia il fuoco violento delle batterie e dei gruppi di mitragliatrici. Una silurante della squadriglia, comandata dal tenente di vascello Edoardo Roggeri, entra arditamente nel porto e vi silura l’unico piroscafo nemico che vi si trovava. Continui bombardamenti dei nostri idrovolanti sulle retrovie dell’Armata austro-ungarica d'Albania, fino oltre Antivari. 22. — Una nostra squadriglia d’idrovolanti colpisce in pieno gli hangars di Lagosta. — Quarantatrè velivoli, dei quali tredici americani, rovesciano oltre tre tonnellate di esplosivo sulle opere militari e sulla piazzaforte di Pola. Apparecchi nemici levatisi in caccia ed il nutrito fuoco antiaereo non impediscono agli aviatori la completa esecuzione dell’attacco. - 214 -