V. LA SPEDIZIONE CONTRO LA « VIRIBUS UNITIS ». Alto Adriatico, 1 novembre. Mario Pellegrini ha avuto i suoi continuatori. Due giovani ufficiali italiani, un ligure ed un romano, Raffaele Rossetti e Raffaele Paolucci, hanno perseguito da mesi l’idea attuata già con tanto sacrificio dall’eroe di Vignola. Il ligure ed il romano studiavano, ognuno per conto proprio, fino dalla primavera scorsa, il modo di superare le ostruzioni della piazzaforte di Pola — divenute più ardue e più formidabili dopo l’impresa del 14 maggio — e di colpire silenziosamente la dread-nought ammiraglia della squadra da battaglia austro-ungarica. I due s’incontrarono, si scambiarono i loro studii, le loro scoperte ; d’allora in poi lavorarono di comune accordo. Perfezionarono l’invenzione. Quand’ebbero fabbricato i loro strumenti ed organizzato il loro piano, non vollero affidarne la esecuzione a nessuno. Vollero essi stessi impugnare e fare — 44 —