8. — Bombardamento del Monastero di Kolcodin, importante centro di comunicazione del fronte austriaco in Albania. 9. — Incursione d’idrovolanti delle squadriglie veneziane nel cielo di Pola. 10. — Al mattino, nostri idrovolanti dell’Alto Adriatico rovesciano tre tonnellate d’esplosivo sui depositi di munizioni avversarii presso Caorle. — Un nostro colpo di mano contro le difese dell’ancoraggio di Durazzo, le danneggia gravemente. 11. — Aerei britannici attaccano San Giovanni di Me-dua. — Dopo vani tentativi precedenti, un manipolo d’arditi marinai del battaglione Caorle, riesce, in pieno mezzogiorno, a traversare su zattere la foce del Piave, a sbarcare sulla riva opposta, a sorprendere un grosso posto di guardia nemico, ed accerchiarlo, trascinandone prigionieri alla nostra sponda ufficiali e soldati, con armi e mitragliatrici. Vi si distingue per intelligente coraggio il secondo capo Scal-vinelli. 12. — Velivoli italiani colpiscono un piroscafo ed un sommergibile ancorati nella baia di Durazzo. 13. — Aerei britannici bombardano nuovamente San Giovanni di Medua; nostri velivoli provocano incendii nella stazione di Ragozina. 14. — Un grosso stormo di nostri idrovolanti rovescia 1200 chili d’esplosivo su baraccamenti nemici del fronte albanese, suscitandovi incendii. Un apparecchio non fa ritorno. — 210 —