ceduta dalla torpediniera ex-austro-ungarica « T.B. 3 ». Comanda le siluranti minori ed il convoglio dei trasporti il capitano di vascello Cesare Vaccaneo. Comanda la flottiglia dei cacciatorpediniere di scorta il capitano di vascello Battista Tanca. Prima delle 16, il cacciatorpediniere Audace, nave capolinea della formazione, accosta al molo di San Carlo, fra l’entusiasmo delirante d’una moltitudine immensa; e ne sbarca per primo il generale Petitti di Roreto che prende possesso, in nome del Re d’Italia, della città e della zona circostante, come Governatore straordinario di Trieste. — Esploratori e siluranti italiani occupano l’isola di Lissa. — Alle 15 dello stesso giorno i plenipotenziarii austriaci ed italiani si sono riuniti a Villa Giusti in seduta plenaria. Alle 15,20 il generale Weber von Webenau pronunziava la formula sacramentale : « Dichiaro di accettare le condizioni deU’armistizio e le clausole annesse ». L’armistizio sarebbe entrato in vigore alle ore 16 dell’indomani, 4 novembre. Nonostante le riserve tardive e le inutili proteste degli ufficiali della Marina imperiale Zwierkowsky e von Liechtenstein, alle 18,20 il generale Weber von Webenau apponeva la prima firma al trattato d’armistizio. La guerra fra l’Italia e l’Austria era virtualmente finita. Le clausole navali — allegate al protocollo delle condizioni di armistizio fra le Potenze alleate ed associate e l’Austria-Ungheria — furono le seguenti: 1. — L’ora della cessazione delle ostilità sul mare è la stessa che per la cessazione delle ostilità in terra ed in aria. Nella medesima ora il Governo austro-ungarico dovrà avere fornito al Governo italiano ed ai Governi associati, per il tramite della stazione radio-telegrafica di Pola, che le trasmetterà a Venezia, le indicazioni ne- - 221 —