Questo terzo volume, che segue e chiude la serie dei libri navali incominciata con Guerra di mare e continuata con la Riscossa, raccoglie gli avvenimenti più salienti determinati in Adriatico dall’attività marinara italiana negli ultimi mesi della nostra durissima guerra: mesi febbrili d’opere e di volontà, di incredibili audacie, d’insonne lavoro; mesi gravi, anche, di faticosi tentativi, di studii severi, di preparazione segreta. Dopo la riscossa del giugno e del luglio sul Piave, ogni combattente sentì cantar nel suo cuore il presentimento della vittoria. E si preparò a conquistarla con un austerità nova del corpo e dell’animo. Il dolore gli era stato maestro. Gl’insegnò entusiasmi meno facili, più disciplinate pazienze. Quando venne chiamato alla prova suprema, si rivelò: nulla potè resistergli. Era come un acciaio arrotato per mesi e mesi ad una durissima cote. Ruppe in terra le linee più salde d’un esercito più forte del suo. Spezzò in mare gli sbarramenti infrangibili d’una flotta divenuta, per la vicinanza e l’inaccessibilità dei rifugii, più potente della sua. Somma totale degli sforzi compiuti in silenzio e dei patimenti sofferti senza lamento, la Vittoria non fu per lui nè una sorpresa nè un’ebrezza nè un colpo di fortuna nè un guadagno nè un premio : fu una risultante logica, un pagamento esatto. Vinse in grande