perchè molte di esse non si trovavano in condizione da poter prendere il mare. Così oggi l’Italia, avendo ottemperato lealmente e scrupolosamente a tutti i patti dell’alleanza navale, attende la sistemazione della costa orientale adriatica secondo giustizia e secondo le esigenze della propria sicurezza avvenire, fiduciosa che i suoi tremendi sacrificii non andranno perduti, che i frutti della sua grande vittoria non andranno frustrati, che il minimum delle sue legittime necessità marinare verrà salvaguardato e che i suoi connazionali irredenti non verranno condannati ad una seconda oppressione su quel mare che tanto sangue italiano ha riscattato a libertà. Avendo il signor Trumbic, rappresentante dei croato-sloveni fra i delegati della Serbia alla Conferenza della pace, rimesso se-gretamente al Presidente degli Stati Uniti d’America un memoriale che tendeva, fra l'altro, a svalutare l'opera della Marina italiana attribuendone i maggiori successi ad informazioni che ribelli iugoslavi avrebbero durante la guerra fornito ai nostri Comandi navali, il Capo di Stato Maggiore della Marina italiana ha sventato l’insidia e denunziate le menzogne col seguente comunicato ufficiale, diramato 1*8 marzo 1919 alla stampa: c II memoriale del dottor Trumbic, recentemente riportato dalla stampa, riguardo le relazioni degli jugoslavi con la Marina italiana, è totalmente falso. Alcuni episodi verificatisi durante la guerra, i quali non avevano alcuna relazione con quanto avvenne in seguito, sono stati ad arte falsati, ed in mala fede adattati, per dare carattere di verosimiglianza alle affermazioni contenute nel memoriale stesso. jE* falso che la rivolta scoppiata nel febbraio del 1918 a bordo delle navi austriache nella rada di Cattaro, avesse carattere politico e fosse opera di Jugoslavi. Certo, fra gli insorti, gli Slavi, special-mente Croati, furono numerosi, ma le ragioni della rivolta si debbono ricercare nella scarsezza e nella qualità del vitto e nei cattivi trattamenti degli ufficiali. Nè la rivolta fu così grave come si pretende, nè essa indebolì per lungo tempo l’efficienza della Marina austriaca ; tanto è vero - 176 -