XV. UN COLLOQUIO CON L’AMMIRAGLIO DI REVEL. Roma, dicembre. In questi giorni in cui, per il trionfo delle armi italiane in terra ed in mare, la questione dell’altra sponda adriatica solleva grandi dibattiti politici, ho creduto del più alto interesse udire in proposito la parola dell'uomo che più d’ogni altro è competente a giudicare quali debbano essere i confini marittimi dell’Italia, affinchè il paese abbia in avvenire queU’indispensabile sicurezza sul mare che costituirà una delle più forti garanzie della pace europea. Ho perciò chiesto un colloquio al Capo di Stato Maggiore della Marina, all’ammiraglio Paolo Thaon di Revel, che con tenacia e costanza ha saputo, pur nelle più svantaggiose condizioni di lotta, guidare le navi d’Italia alla vittoria. L’ammiraglio Thaon di Revel mi ha cordialmente ricevuto e m’ha detto: — Le condizioni marittime, geografiche e costiere dell’Italia in Adriatico ci imposero tre anni di durissi- - 171 -