26 CAPITANO NERI casa paterna, dove giunse avvilito e desolato la sera stessa della fuga.1) Quando scoppiò la guerra con l’Italia una nuova diserzione era impossibile, ed al giovane non rimase che scegliere l’arruolamento nella 1. R. Marina a preferenza dell’esercito di terra. Si iscrisse ad una scuola di specialisti nella speranza che la lotta finisse prima ch’egli dovesse servire la causa odiata. La speranza fu vana, poiché la scuola terminò prima della guerra, ed il Rier, come vedemmo, dovette adattarsi all’imbarco sull’incrociatore Karl VI. È facile pensare con quali sentimenti egli accettasse la sorte avversa. Primo suo proposito fu quello di portare più danno che gli fosse possibile alla odiata I. R. Marina. A tale scopo iniziò una intensa propaganda disfattista pur fingendo verso i superiori il massimo zelo. Nel giugno del 1917 il Comando della base navale di Cattaro emanò una circolare con la quale si chiedevano giovani ardimentosi e volonterosi disposti ad iscriversi ad un corso speciale di piloti aviatori per la formazione di unità da bombardamento aereo destinate ad incursioni sulla opposta sponda dell’Adriatico. *) Purtroppo nei primi tempi del conflitto mondiale le autorità italiane rimandarono in Austria anche veri disertori, con quali gravi conseguenze per gli stessi si può immaginare!