CONDIZIONI MORALI DELLA MARINA QUANDO l’Italia entrò nel conflitto a fianco dell’Intesa, gli Imperi Centrali risentivano già gli effetti del blocco dei rifornimenti praticato da quasi un anno dai franco-inglesi. Più di tutti ne soffriva l’Austria dove la penuria di viveri era già considerevole. Le maggiori privazioni gravavano sulia popolazione civile, poi sull’esercito di terra ed in minor proporzione sulla marina da guerra, che essendo chiamata alla difesa delle coste austriache deH’Adriatico ed all’offesa contro l’Italia, fino al 24 maggio del 1915 era vissuta in un ozio relativo. Alla diana del nuovo conflitto i comandanti cercarono di galvanizzare gli equipaggi con azioni ardite e fulminee intraprese già la prima notte di guerra contro il nostro litorale (riuscite purtroppo vittoriose) e con la rievocazione delle glorie passate, magnificando sopratutto la battaglia di Lissa. Difatti la guerra contro l’Italia fu veramente la più sentita da tutte le nazionalità deH’Austria (meno ben inteso l’italiana) forse