LA RIVOLTA DI CATTARO 151 „Comando della flottiglia incrociatori e Comitato dei marinai. „Per ordine del generale comandante la piazza non sarà aperto il fuoco contro le navi alle seguenti condizioni: deve esser sospesa ogni sorta di traffico con imbarcazioni di qualsiasi specie, nessun reparto a terra deve cambiare residenza. Comandante della piazza marittima.“ Il Comitato rispose alle 16,12 come segue: „Le condizioni saranno osservate. Il Comitato dei marinai.“ Tanta arrendevolezza si deve al fatto che il Consiglio si era ridotto di numero per l’avvenuta defezione di quasi tutti i tedeschi ed ungheresi.1) Inoltre aveva destato in tutti grande impressione la scomparsa delle unità che avevano passato „Le Catene“, alle quali si erano uniti i sommergibili germanici. Difatti quelle navi, che erano certamente ricadute nelle mani dei comandanti, rappresentavano un pericolo nuovo da aggiungersi a quello delle artiglierie terrestri. In tale frangente il Comitato non trovò di meglio che giocare una carta disperata. ’) Effettivamente erano rimasti al Consiglio : Sesan, Scaramuzza, Ujdur, Pahor, Calligaris, Rasch ed il capo telegrafista.