116 CAPITANO NERI Verso le due i delegati di turno seppero che il Comando della piazza marittima era intenzionato di mandare loro un ultimatum nel quale si imponeva di ammainare la bandiera rossa e di riconsegnare agli ufficiali il comando di tutte le navi senza condizioni, entro un tempo relativamente breve. Si sparse pure la voce che le artiglierie di terra avevano puntato le batterie contro le navi ribelli e che avrebbero sparato inesorabilmente su quante si fossero mosse. Queste notizie, che si propagarono in un baleno, fecero qualche impressione sui marinai. Allo scopo di guadagnare sempre più proseliti alla causa della rivolta, di incitare le masse a perseverare nella stessa e di calmarle, Scaramuzza diramò allora copie di un telegramma apocrifo — portato però dallo stesso radiotelegrafista di terra sul Sankt Georg per salvare le apparenze — che figurava esser stato spedito dalle squadre dell’Intesa, nel quale i marinai nemici si felicitavano del successo della rivoluzione dichiarando di essere essi stessi in aperta rivolta ed invitando la divisione di Cattaro a portarsi in Adriatico per fraternizzare con gli ex nemici e mettersi d’accordo sul modo di concludere una pace duratura. Stratagemma ingegnoso, giacché faceva parte dei piani reconditi degli italiani che miravano a dar le navi