LA SORTE DEI PRIGIONIERI DEI 560 prigionieri, circa 150, ritenuti fra i meno colpevoli, furono inviati in varie riprese dopo poco tempo a Pola a disposizione del Comando di quella piazza marittima. Sembra che non abbiano subite ulteriori noie e che siano stati suddivisi fra gli equipaggi delle unità ivi ancorate. I 32 scampati alla morte passarono alle prigioni della caserma Gordichio e dopo un paio di mesi al forte veneziano di San Giovanni presso Cattaro, forte che sorgeva su un brullo cocuzzolo ad est della città. Ivi già si trovavano molti loro compagni. Contro tutti venne iniziata dal Tribunale di guerra una istruttoria giudiziaria con procedura ordinaria e comune imputazione di ammutinamento ai superiori. Una piccola parte degli arrestati fu suddivisa fra varie carceri della città ed ai forti Vermaco, Trinità, ecc. ecc. Degli accusati, secóndo una statistica ufficiale austriaca, 167 erano croati, 81 italiani, 50 ungheresi, 45 di lingua tedesca e gli altri polacchi, russi, rumeni.