CAPITANO NERI la sua architettura prettamente italica essa dà un senso di leggiadria e di sollievo aH’opprimente panorama offerto dai monti. La città è dominata da un forte chiamato degli Spagnuoli (o Spagnolo) il quale sorge sul cocuzzolo di una roccia a picco, quasi come un nido d’aquila, e vigila l’ingresso della baia. Verso est questa si restringe tanto da formare un canale detto di Cumbor che immette in una seconda baia più ampia, la Teodo. Sulle sue rive occidentali sorge la cittadina omonima. Qui stavano alla fonda le principali navi da guerra austro-ungariche destinate alla difesa ed all’offesa del basso Adriatico. La baia di Teodo a sua volta si restringe a nord per trasformarsi in uno stretto e profondo canale (Le Catene) lungo circa tre chilometri (ha una larghezza media di circa 300 metri) che nella topografia locale segna in grosso modo l’asta verticale di una enorme T il cui braccio orizzontale è dato : per la parte ovest dal vallone di Risano ; per quella est dal golfo di Cattaro, alla cui punta meridionale sorge la cittadina omonima. I fabbricati di questa sono addossati agli alti monti che costituiscono le ultime propaggini del Lovcen — ex fortezza Monte-negrina. Anche a Cattaro i segni della dominazione veneta sono moltissimi. L’edilizia vi è prettamente italiana e le case sono addossate le une alle altre