184 CAPITANO NERI prendeva come stesse attento, malgrado la sua occupazione, allo svolgimento del processo. Verso la mezzanotte si alzò e chiese la parola. — Quando fu iniziato il processo? — domandò, calmo e solenne, al presidente. — Il giorno 7 alle 10 — rispose questi. Allora l’avvocato trasse di tasca il codice penale militare austriaco ed aprendolo disse: „signor presidente; in base al paragrafo 438 la prego di dichiarare questa Corte incompetente al giudizio, perchè sono trascorse molte ore oltre le 72 dall’arresto, dall’inizio del processo, dal tempo insomma entro il quale dovrebbe essere pronunciata una qualsiasi sentenza“. Proseguendo poi nella sua arringa sostenne che non si trattava di una rivolta, ma di una semplice „dimostrazione“ intenta ad ottenere miglioramenti di carattere materiale, rra le molte prove citate a sostegno della sua tesi ricordò che durante la „dimostrazione“ per quanto fosse stata innalzata la bandiera rossa da qualche marinaio di idee sovversive, mai era stata ammainata la bandiera austriaca, ma che al contrario mattina e sera erano stati resi a questa gli onori regolamentari, proprio col consenso di quegli accusati che ora si volevano far passare per caporioni. L’arringa, per quanto breve, fu serrata e dotta più che qui sia possibile narrare.