LA PREPARAZIONE ALLA RIVOLTA COME si è visto, ovunque serpeggiava uno spirito di ribellione e di malcontento che per palesarsi in modo collettivo non attendeva se non una causa od un capo che desse il segnale. E di cause ve ne furono parecchie. Anzitutto già nel luglio del 1917 a Pola si verificarono delle dimostrazioni fatte dai marinai delle maggiori unità, che protestarono rumorosamente contro i superiori chiedendo vitto e trattamento migliore. „Nè per quanto si facesse si riuscì a troncarle“, dice il contrammiraglio della riserva Teodoro Winterhalten. Anzi il comandante di quella base navale preferì esser longanime, perdonò tutto, cercò di ottenere la pacificazione degli animi con la persuasione e la propaganda, evitando comunque ogni violenta reazione. I marinai di Cattaro seppero dell’accaduto e, come quelli di Pola, ritennero la clemenza un segno di debolezza e ne ebbero maggior incitamento a seguire il malo esempio. Questa credenza prese maggior piede quando lo stesso Comando di Pola cedette a