130 CAPITANO NERI venne rimandata a mani vuote con la comunicazione : „chi non alza la bandiera rossa non ha diritto ai viveri!“ Contemporaneamente dal Sankt Georg e dalla Gàa si fecero pressioni d’ogni genere perchè le torpediniere aderissero alla rivolta. Allora il comandante della squadriglia a carbone, d’intesa con i comandanti delle altre unità, inviò sulla nave ammiraglia un messo fidato latore della seguente ambasciata: „io vengo per ordine del comandante più anziano delle torpediniere e desidero parlare col vostro capo; gli equipaggi hanno tenuto consiglio: sono contenti. Lasciateci quindi in pace ! Se volete comunicare col nostro comandante, due o tre delegati si rechino disarmati a bordo. Vi è garantito il ritorno.“ Nel frattempo un sottufficiale si presentò al tenente di vascello von Jedina e riferì sull’andamento delle trattative e sul decorso della rivolta. Alla domanda sul modo in cui veniva disimpegnato il servizio, il sottufficiale rispose: „vi si provvede. Lo Stato Maggiore deH’ammiraglio continua ad emanare tutti gli ordini esterni alla nave, però per il tramite del Consiglio. Se si avvicinasse il nemico si restituirebbe subito integralmente l’autorità di comando allo Stato Maggiore, che spera di dominare a poco a poco gli elementi più accesi.“ A questo intermediario fu comunicato che le tor-