52 CAPITANO NERI Allora fu deciso il primo tentativo che consisteva nell’incagliare l’incrociatore nelle vicinanze di Brindisi in occasione di una prossima azione che, grazie alle indiscrezioni deH’ammiraglio, si sapeva imminente. Correva l’ottobre del 1917. 1 cospiratori erano divisi in tre gruppi, e cioè: primo gruppo (ponte di comando): Scaramuzza, Braico da Umago d’Istria, Portelli da Ruda, Gregorin, Zangrando da Pirano, Nicolò Polo da Grado, Francesco Galletti da Aquileia e due croati; secondo gruppo (per la cattura ufficiali): Cristoforo Castro da Pirano, Pagliaga da Rovigno, Gregoris da San Canciano, Carlo Venica da Trieste, altri sei italiani e cinque boemi; terzo gruppo (occu- deli’incrociatore Sankt Georg ed all’organizzazione dei marinai cechi: „...noi, cechi, abbiamo giurato di partecipare sino ai mezzi estremi. Sulla nave il circolo dei marinai cechi, educato sin dall’ inizio della guerra con la lettura di libri patriottici, controllava la fedeltà nazionale di ogni singolo. Ivi veniva organizzato il sabotaggio, venivano diffuse le notizie ed i bollettini di servizio che riportavano insuccessi austriaci e si cercava di diffondere tali notizie fra tutti i marinai per sminuire il prestigio della Monarchia. La diffusione avveniva mediante la circolazione dei libri di lettura da una nave all’altra e nella copertina del libro si includeva un foglietto con le notizie confidenziali per i compagni di fede. Con questo mezzo convocammo nel novembre 1917, il giorno onomastico di S. M. l’imperatore Carlo, il convegno dei marinai cechi delle Bocche nel boschetto degli ulivi sopra a Genovlc. Si prese in esame la situazione politica e cantammo alla fine il nostro inno nazionale giurando di portare ogni male all’Austria.