88 CAPITANO NERI Helgoland. — Dopo un primo tempo di perplessità, cioè verso le 14, l’equipaggio innalzò la bandiera rossa e mandò una delegazione sulla nave ammiraglia. Gli ufficiali riuscirono ad ammainare queU’emblema rivoluzionario, ma dal Sankt Georg fu puntato suWHel-goland il cannone prodiero con l’intimazione di spiegare la bandiera e di aderire alla rivolta. Questo fatto impressionò l’equipaggio che si dichiarò ostile agli ufficiali. Ciò vedendo il comandante invitò molti marinai nel suo camerino e li interrogò sulle cause della dimostrazione e del loro malcontento. Quelli risposero che il vitto era cattivo, che desideravano licenze, pane e pace, dichiarando nettamente che non avevano nessun rancore verso l’ufficialità. Durante il colloquio il Sankt Georg ordinò all’Helgoland di sbarcare il venti per cento dell’equipaggio e di inviare venti uomini sul molo di Genovic per liberare il personale dell’idroscalo di Cumbor (ove, come vedremo, alcuni dimostranti erano stati messi in prigione dagli ufficiali). Alle 15,30 il Consiglio chiese se gli ordini erano stati eseguiti, minacciando di aprire il fuoco entro dieci minuti nel caso contrario. La bandiera rossa venne nuovamente innalzata e due sottufficiali si recarono sul Sankt Georg in veste